Sergej Prokof'ev

Sergej Sergeevič Prokof'ev è stato un pianista e compositore sovietico nato nel 1891 a Soncovka, nell'attuale Ucraina.
I suoi interessi e le sue notevoli capacità musicali si rivelarono precocemente studiando il pianoforte con la madre, anch'ella pianista. Frequentò il Conservatorio di San Pietroburgo e nel 1910, anno per lui molto difficile per la perdita del padre, tenne il primo concerto. Due anni dopo compose il Primo concerto per pianoforte e orchestra, che già rivelò gli aspetti essenziali del suo stile.
Nel 1914 partì per un viaggio a Londra dove incontrò Claude Debussy, Maurice Ravel, Richard Strauss, l'impresario Sergej Diaghilev, fondatore dei Balletti russi, e un altro grande connazionale, Igor Stravinskij.
Prokof'ev venne proprio accostato a Stravinskij al suo apparire sulla scena musicale, divenendo un maestro del nostro tempo la cui profonda originalità venne però riconosciuta tardi. Sin da giovane fu catalogato come un temibile compositore che tendeva a separarsi nettamente dalle tradizioni, protagonista di uno scandaloso insuccesso con la Situe scita, la cui prima esecuzione avvenne nel 1916, in seguito accostata al capolavoro Le Sacre du Printemps di Stravinskij soprattutto per la complessità della scrittura orchestrale.
Tra il 1916 e il 1917 Prokof'ev compose la Sinfonia "Classica" op. 25, un pezzo spiegato dall'autore come un test autoimposto, un tentativo di comporre senza ricorrere al pianoforte contrariamente a quanto era solito fare. "Trascorsi l'estate del 1917 nella più completa solitudine vicino a Pietroburgo; leggevo Kant e lavoravo molto. Il pianoforte l'avevo lasciato di proposito in città. Avevo l'intenzione di comporre un'opera sinfonica senza l'aiuto del pianoforte. In una tale opera i timbri orchestrali avrebbero dovuto essere più puri. Nacque così l'idea di una Sinfonia nello stile di Haydn". La Sinfonia di Prokof'ev è un esercizio studentesco che si fa arte, nel quale il musicista immagina come avrebbe potuto scrivere un moderno Haydn. "Credo che se Haydn fosse vissuto fino a oggi avrebbe mantenuto la sua scrittura arricchendola però di alcune novità, volevo dunque comporre una Sinfonia in questo genere, una Sinfonia in stile classico".
Il pezzo divenne così una sinfonia dalle proporzioni classiche per un'orchestra di dimensioni classiche, con quattro movimenti come dalla tradizione classica; un'opera dunque più compiutamente classica di tutte quelle che scrisse Haydn o che avrebbe potuto scrivere, dal momento che ciò che per Haydn era stata una pratica naturale era ora una regola, documentata e dimostrata dai libri di testo.

Scritta nel 1912 ma eseguita per la prima volta nel dicembre del 1916, la Toccata op. 11 è un'altra composizione di estremo interesse che sviluppa la forma della toccata, giù utilizzata in precedenza da Bach, Robert Schumann e più recentemente da Ravel. Il pezzo, per piano solo, introduce l'uso percussionistico dello strumento, stile avanguardistico utilizzato anche dall'ungherese Béla Bartók che consiste nel portare all'estremo la sonorità di quello che è lo strumento romantico per eccellenza. Ben diversi sono infatti i componimenti per pianoforte solista di Fryderyk Chopin, che affida allo strumento i sentimenti più intimi e privati.

L'anno 1917 fu decisivo per la Russia, con la rivoluzione che portò all'avvento della dittatura comunista di Stalin. Molti musicisti, tra cui Stravinskij e Sergej Rachmaninov, celebre virtuoso del pianoforte, abbandonarono la propria patria trasferendosi negli Stati Uniti. Prokof'ev partì nel 1918 e sino al 1922 la sua attività si svolse nel territorio americano. Nel 1923 si stabilì a Parigi e riallacciò i contatti con i Balletti russi di Diaghilev. Inoltre riprese dei lavori lasciati incompiuti come il Terzo concerto per pianoforte e orchestra che tra i cinque è considerato il più alto e creativo.
Per i Balletti russi Prokof'ev realizzò tre balletti, il primo, Chout "Il buffone", nel 1921, poi nel 1927 Le pas d'acier "Passo d'acciaio" e due anni dopo Le fils prodigue "Il figliol prodigo", ispirato alla parabola del Vangelo. La compagnia di Diaghilev incantava a inizio secolo la capitale francese, concependo la danza come un’opera d’arte totale, capace cioè di coinvolgere la coreografia, intesa come l’arte di comporre le figure del balletto, ma anche la musica, i costumi e le scenografie. Attorno a questa nuova espressione artistica gravitarono le figure più importanti dell'epoca, tra cui, oltre a Stravinskij e lo stesso Prokof'ev, Debussy, Strauss, Erik Satie, e Ravel, ma anche pittori come Pablo Picasso e Henri Matisse, senza dimenticare Vaslav Nijinskij, vero mito della danza.
Nel 1933 Prokof'ev tornò in Russia, dove si dedicò quasi esclusivamente alla composizione ricevendo riconoscimenti ufficiali, tra cui il premio Stalin nel 1941 e nel 1947, ma anche duri attacchi in quanto il regime imponeva il canone estetico del realismo socialista, il rifiuto dunque di qualsiasi tendenza legata al modernismo e di musiche che non sottolineassero l'ottimismo per il futuro.
La prima fase del regime comunista, sino al 1930 circa, fu invece caratterizzata in campo musicale da un'aperta adesione alle nuove avanguardie occidentali, in particolare all'espressionismo e alla Scuola di Vienna, costituita da Arnold Schönberg, fondatore della dodecafonia, e dai suoi allievi Alban Berg e Anton Webern.
Una nuova forma di espressione nei primi anni del Novecento fu il cinema, con la celebre collaborazione tra Prokof'ev e Sergej Ejzenštejn per il film Aleksandr Nevskij.

Dal 1919 al 1927 Prokof'ev fu impegnato in quello che è considerato il suo capolavoro, L'angelo di fuoco, opera teatrale costituita da cinque atti rappresentata a Parigi nel 1928 ma limitata in questa occasione al solo secondo atto in forma di concerto. L'opera dovette infatti aspettare ben trent'anni per la prima completa rappresentazione, tra l'altro postuma, destino amaro per un lavoro che impegnò a lungo l'autore, di solito molto rapido e sicuro nella scrittura.
Altre opere sono Il giocatore, del 1915 - 1916, basata sul romanzo di Dostoevskij e vent'anni dopo Romeo e Giulietta, balletto tratto dall'omonima tragedia di William Shakespeare. Nel 1936 realizzò la favola sinfonica Pierino e il lupo, storia per l'infanzia che prevede nell'esecuzione la voce di un narratore e l'accompagnamento orchestrale. Tra il 1940 e il 1944 realizzò infine Cenerentola, con musica sempre per balletto.
Si spense il 5 marzo 1953, lo stesso giorno di Stalin. La notizia della sua morte passò quasi inosservata perché le autorità imposero alla stampa di darne notizia solo una settimana dopo per non togliere l'attenzione dalla scomparsa del dittatore. Considerato uno degli autori fondamentali del Novecento per essere stato in grado di riportare la musica vicino agli uomini restituendole una vera e propria funzione sociale nel mondo moderno, influenzò sin da subito Dmitrij Šostakovič, grande musicista di qualche anno più giovane che seguì le sue tracce.