Alfred Sisley

Ritratto di Alfred Sisley - Pierre-Auguste Renoir - 1868

Nato nel 1839 da un'agiata famiglia inglese trasferitasi a Parigi, si accostò alla pittura di paesaggio di John Constable e William Turner grazie ad un soggiorno a Londra, ma fu solo nella capitale francese, in quegli anni il cuore della cultura e della bellezza, che decise di dedicarsi completamente alla nobile professione di pittore. Iniziò così a frequentare l'atelier di Charles Gleyre, dove conobbe Claude Monet, Renoir e Frédéric Bazille.
La diversa concezione dell'arte che i futuri impressionisti svilupparono, ponendo l'attenzione alla natura e alle impressioni generate dai colori, lì portò alla decisione di lasciare lo studio del loro maestro, ancora molto legato alla tradizione, al fine di dipingere en plein air, prendendo a modello il gruppo della Scuola di Barbizon, in particolare di un autore come Jean-Baptiste-Camille Corot.
Questo modo di lavorare unì ancor di più in amicizia i giovani artisti, come si può notare dai loro reciproci ritratti o da questo dipinto realizzato da Renoir, intitolato I coniugi Sisley, che mostra l'amico con la sua donna amata.

Già in questa tela si nota l'influenza artistica di Édouard Manet, che con il suo capolavoro Colazione sull'erba si impose come il punto di riferimento della nascente pittura impressionista.
Nel 1874 si tenne finalmente, nello studio fotografico di Félix Nadar, sostenitore del gruppo, la prima storica mostra degli Impressionisti. Sisley partecipò anche a quelle del '76, del '77 e dell'82.
Con il passare degli anni Renoir dichiarò che l'Impressionismo aveva già raggiunto il massimo delle proprie possibilità espressive, mentre un autore come Edgar Degas si concentrò sempre più al disegno e alle figure; tutti i membri del sodalizio artistico vissero dunque dei momenti di incertezza personale e di ristrettezze economiche, tuttavia Sisley rimase sempre fedele alla poetica impressionista, proseguendo le sue sperimentazioni sempre nell'ambito della pittura di paesaggio.
La sorte non fu però favorevole a Sisley, il quale non ottenne mai quel successo che ebbero invece i suoi colleghi Monet e Renoir, rimanendo ai margini, perseguitato dalla povertà e dalla sfortuna, spegnendosi in solitudine a soli cinquantanove anni tormentato da una malattia lunga e dolorosa.
Il suo capolavoro è La barca durante l'inondazione a Port-Marly, datata 1876 e custodita al Museo d'Orsay di Parigi. Due anni prima l'artista si era trasferito in un piccolo paese sulle rive della Senna dove poté dipingere a contatto con la natura, vivendo una delle fasi più prolifiche della propria carriera. Quando violenti temporali si abbatterono sulla cittadina causando l'esondazione del fiume, il pittore, interessato ai colori en plein air e al motivo acquatico, tipicamente impressionista, decise di dipingere in varie versioni quell'evento drammatico. La sensazione che ha l'osservatore non è però quella scaturita da una scena triste; il diluvio ha infatti lasciato spazio al sereno, i colori sono accesi e le nuvole si stanno allontanando sempre di più.
Una di queste versioni venne venduta dopo la morte di Sisley per 43.000 franchi, una cifra che l'artista non aveva mai guadagnato in tutta la sua vita, ottenendo finalmente, sebbene troppo tardi, il conclamato successo.