Isocrate

Protagonista del dibattito culturale tra la fine del V e la prima metà del IV secolo a.C., Isocrate fu un importante oratore impegnato in varie polemiche soprattutto con il filosofo Platone. Isocrate si considerava infatti "filosofo", e così volle essere definito, rifiutando il titolo di retore.
La retorica, vale a dire l'arte del parlare e del saper persuadere per mezzo della parola, che insieme al teatro rappresentò la novità principale dell'età classica, fu resa illustre da Lisia e poi dallo stesso Isocrate, da Demostene ed Eschine.
Caratteristica di Isocrate era però quella di considerare superiore il discorso scritto, così come la prosa rispetto alla poesia, componendo le proprie orazioni perché fossero lette e meditate in un'ottica duratura dell'insegnamento. Si può paragonare la sua visione a quella di Tucidide in ambito storiografico: entrambi credevano infatti nell'acquisizione completa e sempre valida di un insegnamento e dunque non limitata alla situazione occasionale di un momento.
Più che all'oratoria, dalla quale, come detto, non sembra particolarmente attratto e nemmeno molto portato, in quanto le fonti dicono che fosse timido e con poca voce, Isocrate pone molta attenzione alla sua scuola e al suo progetto educativo. Nel 390 aprì così una scuola la cui importanza è paragonabile a quella dell'Accademia di Platone. Con quest'ultimo, nonostante la diversità di pensiero, condivideva la profonda ammirazione per Socrate, la sfiducia nella democrazia ateniese, la centralità della filosofia e delle idee nel percorso di formazione, infine la predilezione della forma scritta.

L'obiettivo educativo di Isocrate era quello di realizzare un percorso formativo completo, di una "educazione circolare" che toccasse ogni ambito al fine di fornire all'individuo un sapere globale. Non voleva quindi istruire i suoi discepoli nella tecnica oratoria e in nessuna disciplina in particolare, ma fornire un insegnamento umanistico di cultura generale, tale cioè da abbracciare tutte le discipline umane. Centrale nella sua didattica era il concetto di cultura, capace di avvicinare o distinguere tra loro gli uomini.
L'insegnamento di Isocrate era rivolto ai giovani aristocratici di tutta la Grecia ed era impartito dietro alti compensi. Il percorso durava tre o quattro anni ed era finalizzato al conseguimento del successo personale, tanto dell'uomo politico quanto da parte del privato cittadino. L'importanza di questa scuola godette di larga fortuna in tutto il mondo greco.