Frinico di Atene

Nato verso il 530 a.C., fu un tragediografo poco più anziano di Eschilo, di cui fu rivale. Ebbe come maestro Tespi di Atene, considerato l'inventore del genere tragico, di cui però non si conosce quasi nulla a livello biografico.
Frinico ottenne la prima vittoria nelle Grandi Dionisie fra il 511 e il 508, poi di nuovo nel 476, morendo probabilmente in Sicilia, sebbene non si conosce la data con precisione.
Di notevole importanza è La presa di Mileto, messa in scena nel 492, con la quale si impose come l'inventore del genere della tragedia di argomento storico. In essa rappresentò la drammatica conclusione della rivolta delle città ioniche al dominio persiano. Lo storico Erodoto ci dice che il pubblico fu letteralmente sconvolto alla visione dell'opera, commuovendosi al ricordo delle sventure cittadine, tanto che l'autore dovette pagare una multa salata con l'obbligo di non rappresentare mai più quella tragedia.
Del 476 è invece Le Fenicie, che gli valse la vittoria nel concorso tragico, in cui si narra del successo dei Greci sui Persiani nel 480, con l'attenzione che è focalizzata sul punto di vista degli sconfitti. Questa efficace soluzione drammaturgica verrà ripresa qualche anno dopo con successo da Eschilo nella tragedia I Persiani.