La letteratura greca
Apoteosi di Omero - Jean-Auguste-Dominique Ingres - 1827 - Parigi, Museo del Louvre
La storia della letteratura greca antica è stata suddivisa per convenzione in tre grandi periodi:
- Età arcaica: dalle origini al VI secolo a.C.
- Età classica: V - IV secolo a.C.
- Età ellenistica: III - I secolo a.C.
Età arcaica
La letteratura greca ha inizio con i due capolavori di Omero, l'Iliade e l'Odissea, che secondo gli studiosi furono composti nell'VIII secolo a.C.
Il primo genere letterario che si sviluppa è dunque l'epica. Prima di allora vi fu una tradizione di canti orali andata perduta che si è soliti indicare come il "preomerico".
I poemi omerici danno inizio al periodo che la storiografia moderna ha definito arcaico, segnato dal alcune delle più grandi creazioni poetiche di tutti i tempi, a cominciare da Omero ed Esiodo e continuando con la poesia giambica di Archiloco, Semonide, Ipponatte; l'elegia di Callino, Tirteo, Mimnermo, Solone, Teognide; la lirica monodica di Saffo, Alceo, Anacreonte; la lirica corale di Alcmane, Stesicoro, Ibico, Simonide.
I primi secoli appaiono caratterizzati dalla poesia, ma ad un certo punto si sviluppò anche la prosa, che sin dai suoi esordi fu eletta come mezzo di elezione per la filosofia e la storiografia, poi per l'oratoria e la retorica. Importante è ricordare Ecateo di Mileto come il primo storico del mondo greco.
Età classica
Si è soliti definire il V e IV secolo "età classica" per lo sviluppo di una straordinaria stagione creativa concentrata nella città di Atene. Quest'epoca è caratterizzata dal massimo splendore della pòlis, la città-Stato, come forma di organizzazione statale e sociale.
In questi decenni vissero drammaturghi come Eschilo, Sofocle, Euripide e Aristofane, poeti come Pindaro e Bacchilide, gli storici Erodoto e Tucidide e pensatori come Socrate. Nasceva inoltre la grande oratoria politica e giudiziaria grazie a Lisia, mentre si ponevano le basi del pensiero medico con gli scritti attribuiti a Ippocrate.
Per i decenni successivi basta ricordare i due massimi pensatori dell'antichità, i sommi filosofi Platone e Aristotele, gli oratori Isocrate, Demostene ed Eschine, lo storico Senofonte e infine il commediografo Menandro.
Età ellenistica
Un autore come Menandro appartiene già al mondo ellenico in quanto la sua opera è distante dall'esperienza classica della pòlis e perché egli non partecipa in prima persona alle vicende politiche e sociali che stava vivendo in quegli anni Atene.
Nacquero in questo periodo le due maggiori filosofie postaristoteliche, vale a dire l'epicureismo e lo stoicismo, e si svilupparono notevolmente la filologia e le conoscenze scientifiche.