L'altro uomo

Trama

Alla stazione ferroviaria di Washington due sconosciuti si ritrovano sulla medesima banchina e salgono sullo stesso treno. Un drammatico intreccio legherà l'esistenza di queste due persone, per una pellicola, datata 1951, avvincente e carica di suspense la cui regia è affidata ad Alfred Hitchcock.
Guy, giovane e affascinante tennista, rivolge la parola a Bruno, l'uomo che siede accanto a lui sul vagone, il quale, dichiarandosi un suo ammiratore a livello agonistico, si rivela anche particolarmente informato sulla sua vita privata. È l'inizio di un legame che porterà a numerosi e imprevedibili eventi prima dello scioglimento conclusivo della trama.
Guy è salito sul treno per raggiungere la piccola cittadina di Metcalf, dove incontrerà la moglie Miriam, da cui è in procinto di divorziare, una donna infedele che non sembra avere alcuna intenzione di concedergli il divorzio, interessata probabilmente al crescente successo del marito. Il giovane ha conosciuto invece la bellissima Ann, la figlia di un senatore appartenente all'alta società, della quale si è innamorato.
Bruno conosce bene questa situazione, di cui ha probabilmente letto su giornali o riviste, proponendosi sul treno, per lo stupore di Guy, come il possibile assassino di sua moglie. Bruno suggerisce infatti al tennista, mentre pranzano nel loro scompartimento, un assurdo scambio di delitti, nel quale lui si occuperà di Miriam mentre Guy, in cambio, dovrà macchiarsi dell'omicidio del padre di Bruno. Guy non sembra voler nemmeno pensare al bizzarro progetto, salutando cordialmente Bruno una volta giunto alla propria fermata. Il giovane non si accorge di aver dimenticato sul tavolino del treno il suo accendino, un regalo di Ann con incise le loro iniziali, che Bruno decide di tenere con sé.
La scena si sposta nell'ufficio dove lavora Miriam, con Guy che perde la pazienza capendo le intenzioni della donna, ossia attuare un piano per non divorziare o almeno rendere il tutto molto complicato al marito. Telefona allora disperato ad Ann, dichiarando di voler strangolare la moglie.
Inaspettatamente l'uomo misterioso che Guy ha incontrato sul treno lo chiama al telefono per sapere l'esito dell'incontro con Miriam.
Bruno comincia a pedinare la donna, recatasi la sera stessa ad un luna park con due amici. Giunta a bordo di una piccola imbarcazione su un isolotto, dove le coppie innamorate sono solite appartarsi, Miriam rimane per un momento da sola e Bruno approfitta per strangolarla con freddezza. Durante l'omicidio l'accendino dimenticato sul treno da Guy cade dalla tasca di Bruno, che prontamente lo recupera per non lasciare alcuna traccia. Tornato a riva, diverse persone si accorgono delle grida provenienti da lontano, ma nessuno appare notarlo, se non il giostraio impegnato alla cassa del parco divertimenti.
Recatosi da Guy, già ricercato dalla polizia, Bruno gli annuncia l'assassinio, consegnandogli gli occhiali della moglie.
Intanto a casa di Ann, il senatore e l'altra sua figlia, Barbara, una donna pettegola e interessata di omicidi, si mostrano preoccupati per il destino che attende Guy, confortato dal poter dimostrare di avere un alibi per l'ora del delitto. Si trovava infatti sul treno di ritorno da Washington, viaggio durante il quale aveva anche parlato con un possibile testimone, di cui ricorda nome e professione, essendosi presentato come un docente dell'Università di Chicago. L'uomo era però apparso alquanto singolare durante lo scambio di parole avuto con Guy, infatti il giorno seguente, convocato in commissariato a testimoniare, dichiara di non ricordarsi nulla della sera precedente in quanto aveva esagerato col bere.
Bruno continua a comparire nella vita di Guy, nel frattempo sorvegliato da due agenti di polizia, i quali si alternano sotto casa sua accompagnandolo nei vari impegni quotidiani.
L'apparire improvviso di Bruno sorprende Guy anche ad un ricevimento organizzato dal padre di Ann, pur non essendo stato invitato. Qui l'ospite indesiderato comincia uno strano discorso intrattenendo due nobildonne a proposito delle varie modalità per commettere un crimine. Mostrando ad una di loro, per scherzo, la tecnica da lui prediletta, quella dello strangolamento, Bruno si imbatte nello sguardo di Barbara, la cui figura, portando anch'ella gli occhiali, richiama Miriam alla mente del folle. La malcapitata signora rischia di soffocare veramente, per la paura degli invitati, mentre Ann, sospettando di quell'uomo che continua a comparire a fianco di Guy, decide di chiedere delucidazioni all'amato informandosi se Miriam portasse gli occhiali. A questo punto il tennista si confida con Ann rivelando l'intero piano di Bruno.
Durante una notte Guy, armatosi di una rivoltella consegnatagli dallo stesso Bruno, decide di recarsi a casa di questi avvisandolo telefonicamente. Apparentemente deciso a compiere il secondo assassinio, come previsto dall'accordo, quando giunge nella casa scopriamo che il suo piano è un altro. Entrato nella stanza del padre di Bruno cerca di svegliarlo per avvisarlo della volontà del figlio, ma quando la luce si accende Guy trova nel letto lo stesso Bruno, insospettito dalla premura del ragazzo.
Il giorno seguente Ann, fredda nel modo di dimostrare l'affetto ma sinceramente desiderosa di aiutare Guy, si reca dalla madre di Bruno per dirle che il figlio si è macchiato di un omicidio e che tiene sotto ricatto un uomo. La signora, descrivendo Bruno come un eccentrico burlone dall'animo buono e mostrandosi incapace di rendersi conto della verità, lascia intravedere il rapporto malato che questi ha instaurato anche con la madre, succube del figlio. Bruno annuncia poi ad Ann di avere con sé l'accendino, pronto a servirsene come arma di ricatto affinché la polizia condanni definitivamente il tennista.
Il finale si svolge con il lungo susseguirsi di due scene che vedono coinvolti, come è stato per l'intera pellicola, Guy e colui che dovrebbe essere il suo socio di omicidi. Il primo è impegnato in una partita di tennis, mentre Bruno si dirige sul luogo del delitto per depositarvi l'accendino. Guy, intuito l'intento del delinquente, si appresta a terminare rapidamente l'incontro sportivo per raggiungerlo al luna park, provando a non farsi seguire dai due poliziotti.
Raggiunto il parco divertimenti non senza difficoltà, avendo rischiato di perdere l'accendino, Bruno si mette in fila attendendo l'imbarcazione che lo porti all'isolotto. Guy raggiunge il luna park, così come gli agenti che intanto hanno avvertito il commissario, ma nel mentre il giostraio che aveva sospettato di Bruno la sera dell'assassinio sembra riconoscerlo.
Nella conclusione, dopo un violento scontro fra Guy e Bruno su una giostra, la polizia capisce che il malvivente da arrestare è Bruno, che, pur trovandosi in fin di vita, non ammette il reato commesso in un ennesimo e più che mai vano tentativo di incastrare Guy. Caduto l'accendino dalle mani di Bruno, esanime, il caso si chiude.
L'ultima scena vede Guy a bordo di un treno in compagnia dell'amata Ann, finalmente uniti. Un uomo riconosce il celebre tennista e prova a domandargli se sia davvero lui. Guy inizialmente sorride, ma poi, fermandosi improvvisamente nel rispondere, decide di cambiare scompartimento.

Analisi e interpretazione

Il titolo originale del film, "Strangers on a train", spiega con precisione il prologo della vicenda, che segna in modo decisivo lo sviluppo della trama, vale a dire l'incontro fra i due protagonisti a bordo del treno. Da quel momento si va instaurando tra loro un rapporto che dall'essere perfetti sconosciuti li porterà fino al drammatico epilogo. La traduzione del titolo in italiano denota invece la duplicità della pellicola, che intreccia il legame venutosi a creare sul convoglio. In una riedizione venne poi aggiunto il sottotitolo "Delitto per delitto", una sorta di chiarimento dello "scambio" di omicidi che dovrebbe verificarsi.
A livello storico il film è da inserire fra i film noir, ossia quello stile cinematografico, tipicamente statunitense, che si diffuse tra gli anni Quaranta e la fine degli anni Cinquanta del secolo scorso. Le caratteristiche essenziali del noir sono il carattere investigativo della trama, solitamente oscura e misteriosa, e la presenza nel ruolo di protagonista di un detective privato impegnato a risolvere un crimine nel quale in qualche modo si è trovato coinvolto in prima persona. Nel caso di Strangers on a train si ha la presenza di Raymond Chandler, dalla cui penna prese vita il personaggio del detective Marlowe, protagonista di numerosi noir, nella sceneggiatura del film, tuttavia la regia, dove ebbe modo di esprimersi il genio di Hitchcock, rende l'opera un caso unico di questo genere per molteplici motivi.
La narrazione presenta come personaggi principali un uomo onesto, coinvolto involontariamente nel crimine, ed un folle dal carattere psicotico, elementi tipici del noir. Allo stesso tempo, però, la mancanza del detective privato e della "dark lady", allontanano la pellicola dal noir, così come l'attenzione maggiormente psicologica su cui si sofferma l'attenzione del regista, per esempio nello strano rapporto fra Bruno e sua madre, un aspetto interpretabile come un preludio a Psycho (1960).
La struttura del film presenta due punti di svolta decisivi, quelli che caratterizzano il sottotitolo della riedizione italiana, ovvero l'omicidio compiuto da Bruno e quello non portato a termine da Guy. Attorno a questi due fatti centrali nella sceneggiatura si sviluppano il prologo ferroviario e la lunga conclusione volta allo scioglimento degli intrecci.
Come in ogni film di Hitchcock particolare rilevanza hanno i luoghi dove si svolgono i fatti, basti pensare a La finestra sul cortile (1954), ma anche gli oggetti che posseggono i personaggi.
Il contesto nel quale si sviluppa la vicenda è focalizzato sulla continua contrapposizione tra città e provincia, tra la metropoli di Washington e la piccola Metcalf. Guy, per mezzo del tennis, si è elevato socialmente iniziando a frequentare i nobili ambienti cittadini, ma sembra doversi lasciare alle spalle il proprio passato, vale a dire la rozza vita di provincia, dove le persone che vi abitano sono rappresentati dal regista, così come gli angusti luoghi nei quali avvengono le scene, con un certo disprezzo. A tal proposito si nota una sostanziale differenza fra i rigorosi edifici neoclassici di Washington, come il Campidoglio, il Jefferson Memorial, ma anche gli stessi campi da tennis che con la loro perfetta geometria sono specchio di una società in cui regna l'ordine, rispetto alla caoticità della provincia, dove il rapido movimento circolare delle giostre, il luna park dove la gente si accalca e l'isolotto in cui avviene l'omicidio sul quale si scorgono scene di promiscuità, divengono testimonianza della bassa morale delle persone che vi abitano.
Fra gli oggetti, come detto elementi significativi nella pellicola, il più importante è sicuramente l'accendino dimenticato da Guy sul treno, prontamente preso in custodia da Bruno, quasi il destino passasse in quell'istante in mano alla follia del malfattore, divenuto tramite l'oggetto colui che simbolicamente ha nelle mani l'anima dell'altro. Le riprese si soffermano spesso anche sulla spilla, con la scritta del suo nome, che Bruno tiene alla cravatta, evidentemente un regalo della madre, tramite la quale il regista vuole alludere a quel loro legame tanto particolare. Sono importanti infine gli occhiali, elemento di unione fra la vittima, Miriam, e Barbara. Nello sguardo della sorella di Ann, e nell'espressione conferita al suo volto proprio per mezzo degli occhiali, Bruno rivede la scena dell'omicidio. Interessante, nei due momenti in cui il primo piano si sofferma su Barbara, è il leitmotiv di sottofondo, la musica del luna park che si udiva durante l'omicidio. Ancor prima, quando Guy, al telefono con Ann dopo la lite con Miriam, scoppia in un moto di rabbia affermando di voler uccidere la donna, il regista conclude la scena con il forte rumore di un treno in corsa, quasi un riecheggiare nella mente di Guy del piano che gli aveva proposto Bruno. Come è stato notato, infatti, Bruno è una sorta di incarnazione dell'inconscio di Guy, del proprio intimo desiderio represso dalla morale, una figura che si propone quindi, con il suo modo di essere così singolare, come possibile salvezza da quell'ostacolo che lo divide fra la vecchia vita di provincia e la sua vera felicità, fra Miriam ed Ann.

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