Di Marco Catania

Firenze: breve itinerario

Firenze: breve itinerario

Perdersi in città d'arte quali Firenze e Roma, cuore del nostro Rinascimento, è per un appassionato di ogni forma di bellezza - dalla pittura alla scultura sino all'architettura - un rischio a cui si può facilmente incorrere, soprattutto in occasione di viaggi di breve durata.
Firenze, grazie alla concentrazione di capolavori in un'area non troppo estesa, può essere un vantaggio e allo stesso tempo un'insidia, per questo è utile ricordarsi le tappe immancabili da visitare.
Giungendo in treno, proprio a due passi dalla stazione che ne prende il nome, si trova la basilica di Santa Maria Novella, da cui cominciò anche il viaggio dei dieci protagonisti del Decameron di Boccaccio. All'interno, la Trinità di Masaccio è l'opera che introduce la rivoluzione prospettica nella storia dell'arte, mentre nella navata centrale spicca uno dei celebri crocifissi di Giotto. Nell'abside, infine, la cappella Tornabuoni custodisce un suggestivo ciclo di affreschi del Ghirlandaio con la Vita della Vergine e di San Giovanni, al quale, si dice, collaborò anche un giovanissimo Michelangelo Buonarroti. Un visitatore accorto si potrà divertire a riconoscere gli illustri fiorentini ritratti dal Ghirlandaio, tra cui Lorenzo il Magnifico.
Centro turistico per eccellenza del capoluogo toscano è piazza San Giovanni, con il suo Battistero e alle spalle la basilica di Santa Maria del Fiore, il Duomo cittadino visibile da ogni punto della città grazie alla cupola di Filippo Brunelleschi, progetto architettonico ancora oggi inspiegabile per complessità d'invenzione. A fianco dell'elegante facciata neogotica del Duomo vi è poi la torre campanaria, progetto dell'ultima fase artistica di Giotto. La cupola, di cui solitamente è più comune compiere la scalata sino a raggiungere la lanterna posta sulla sommità, conserva al suo interno un tesoro prezioso, vale a dire l'immenso Giudizio universale affrescato da Giorgio Vasari e Federico Zuccari, una delle superficie più vaste mai dipinte.
Giungendo in piazza della Signoria, al cospetto di palazzo Vecchio, si capisce come Firenze sia veramente un museo a cielo aperto, dove la Galleria degli Uffizi, alla destra del palazzo simbolo del potere della signoria Medici, prosegue in modo armonioso nelle statue della Loggia progettata dall'Orcagna. Qui si trovano il celebre Perseo bronzeo di Benvenuto Cellini, capolavoro manieristico, ma anche il Ratto delle Sabine del Giambologna, opera che con il suo virtuosismo è preludio al Barocco. Dinanzi a palazzo Vecchio, sede del museo del Bargello, troviamo le monumentali sculture di Ercole e Caco, di Baccio Bandinelli, nonché la copia ottocentesca del David michelangiolesco, di cui l'originale si può visitare presso la Galleria dell'Accademia. Conclude la piazza la fontana del Nettuno di Bartolomeo Ammannati, a lungo criticata, ma simbolo delle vittorie marittime ottenute dal Granducato di Toscana.
Superando gli argini dell'Arno servendosi del meraviglioso ponte Vecchio, è possibile recarsi presso la chiesa di Santa Maria del Carmine, luogo dove l'ancora adolescente Masaccio ebbe modo di confrontarsi e superare il suo maestro Masolino. Nella cappella Brancacci, in opere come la Cacciata dal Paradiso terrestre e il Pagamento del tributo, l'artista, che aveva studiato le novità di Giotto, inserì definitivamente i sentimenti nell'arte pittorica nonché la dinamicità.
Non lontano si trova il maestoso palazzo Pitti, edificato in epoca rinascimentale e divenuto sede del potere dei Savoia nei cinque anni in cui Firenze fu capitale d'Italia. Al suo interno, nella Galleria Palatina, si possono osservare alcuni fra i capolavori di Raffaello Sanzio, di Sandro Botticelli - il grande protagonista degli Uffizi - ma anche di Tiziano.
Per concludere il viaggio non può mancare la visita nella basilica più importante della città dopo il Duomo, simbolo della gloria passata di Firenze e dei suoi migliori cittadini, ossia Santa Croce, a seguito della cui visita il francese Stendhal provò quella celeberrima sensazione di smarrimento, vicina al sublime, per la quale perse i sensi. All'interno di questo luogo così suggestivo da ispirare il carme Dei sepolcri di Ugo Foscolo, si trovano le tombe di Michelangelo, Machiavelli, Galileo Galilei, Vittorio Alfieri e Gioacchino Rossini, ottima idea come momento conclusivo della visita, come congedo e ringraziamento a chi ha reso la città - e la nostra patria - unica ed inimitabile.


Note: la fotografia di copertina è stata scattata nell'aprile 2023.

Privacy Policy