Ippocrate

La medicina nel mondo greco

Durante l'età arcaica si svilupparono due diverse visioni del medico e della medicina: dapprima questa disciplina era ancora legata ad una concezione magico - religiosa in cui il medico era una sorta di sciamano che utilizzava incantesimi, sacrifici e rituali di purificazione al fine di guarire gli uomini dalle malattie, viste come delle punizioni inviate dalla divinità. In seguito si andò a delineare una visione laica e scientifica nella quale il medico era un attento osservatore della realtà concreta che studiava le malattie e si spostava tra le varie città esercitando la propria professione come un vero e proprio medico "pubblico".

Queste diverse concezioni emergono nei due capolavori di Omero, vale a dire l'Iliade e l'Odissea, in cui nella prima alcuni medici fanno parte degli eroi che partecipano alla battaglia, assumendo un ruolo di prestigio, sebbene ancora in un'ottica di guaritore, di medico - mago, mentre nella seconda la figura del medico è già considerata come quella di un professionista di valore.

Le opere letterarie di argomento medico costituiscono un genere che in Grecia ebbe uno sviluppo enorme, purtroppo la maggior parte di esse sono però andate perdute. I testi che si sono conservati hanno esercitato un ruolo decisivo nella formazione del pensiero occidentale.
Il nome del celebre medico Ippocrate di Cos, vissuto nel V secolo a.C., è diventato proverbiale in tutta la storia della medicina sino ai nostri giorni. Egli è infatti considerato il padre della medicina e gli sono stati attribuiti una sessantina di scritti che costituiscono il cosiddetto Corpus Hippocraticum.

Nato probabilmente intorno al 460 a.C. da una famiglia aristocratica, di Ippocrate si conosce poco nonostante la fama di eccellente medico circolasse già nell'Atene del suo tempo.
Il sapere medico si trasmetteva attraverso l'insegnamento orale e pratico nell'ambito della famiglia, di padre in figlio, tuttavia è possibile che Ippocrate abbia composto opere scritte. Sin dall'antichità esiste una "questione ippocratica" il cui studio consiste nello stabilire il rapporto tra Ippocrate e ciò che gli è stato attribuito delle prose del Corpus. Ciò che è certo è che egli allargò il suo insegnamento dal ristretto contesto familiare a vari discepoli.

Fino all'età moderna i medici cominciavano ufficialmente la loro professione pronunciando il famoso Giuramento di Ippocrate, un breve testo del Corpus, uno dei più tardi, che però non è attribuito al padre della medicina.