Ecateo di Mileto

Le origini della storiografia greca

Le prime manifestazioni di un'esigenza di ricerca razionale della verità si collocano nelle colonie greche dell'Asia Minore e sono rivolte tanto allo studio della natura quanto alla ricostruzione delle azioni compiute dagli uomini. Nascono così forme di pensiero e di indagine che danno origine alla filosofia e alla storiografia.
Per queste discipline viene assunta la prosa come mezzo di elezione, in sostituzione della poesia, ma è proprio nelle prime forme poetiche della cultura greca arcaica che si possono rintracciare alcuni aspetti di consapevolezza nei confronti del passato ed il senso di uno sviluppo disposto lungo un arco temporale. Questi elementi costituiscono una sorta di preludio alla nascita della storiografia.
Un ruolo fondamentale spetta all'epica, che per secoli aveva esercitato il ruolo di conservazione della memoria del passato, cantando le gesta degli eroi. In questa forma di poesia non manca la percezione della differenza fra il presente e il passato, fra gli uomini di un tempo e quelli attuali, e spesso la continuità cronologica si esprime in termini di rapporti genealogici.
Per esempio Esiodo esprime l'idea di successione di generazioni umane in chiave mitica attraverso il racconto delle cinque età che si sono susseguite nell'intera esistenza dell'uomo. Il poeta cercò inoltre di delineare, nella Teogonia e nel Catalogo delle donne, un sistema ordinato delle genealogie divine ed eroiche.
Tracce significative di sensibilità storica emergono anche dai frammenti dei lirici arcaici, soprattutto nei poeti elegiaci come Callino, Tirteo e Mimnermo, i quali ricordano e narrano combattimenti o fondazioni di città.
Più avanti anche la melica monodica, con un autore come Alceo, attinse all'attualità degli avvenimenti politici consegnandoli alla memoria storica.
La prima storiografia greca era rivolta ad un vasto pubblico interessato al racconto dei fatti e delle imprese degli uomini. La fruizione era di tipo orale. I primi storici greci vengono indicati con il nome di logografi. Questa denominazione fu usata con intento polemico da Tucidide, storico del V secolo a.C. per indicare gli scrittori a lui precedenti il cui intento era intrattenere e divertire il pubblico piuttosto che trasmettere la verità storica applicando un metodo preciso.

I generi della storiografia arcaica

  • Genealogie: produzione tipicamente aristocratica basata sulla storia delle famiglie nobili e sulla successione cronologica delle parentele.
  • Fondazioni di città: produzione storiografica basata sull'esigenza da parte degli abitanti delle colonie greche di raccogliere le tradizioni relative alle loro origini.
  • Storie locali o cronache: produzione che amplia l'interesse per la fondazione di una città all'insieme delle vicende della propria storia.
  • Descrizioni geografiche: produzione focalizzata all'interesse per la descrizione di itinerari di viaggio, soprattutto via mare, al fine di ampliare l'orizzonte di una singola città. Questo genere è collegato alla nascente cartografia.

Vita e opere

Considerato il primo storico del mondo greco, di cui si conosce qualcosa grazie ad Erodoto, visse tra la fine del VI e l'inizio del V secolo a.C. e la sua opera rientra nell'ambito della tradizione logografica, in particolare ai generi della genealogia e delle descrizioni geografiche.
Ecateo fu autore di una carta geografica, la cosiddetta Periegesi della terra, elogiata dagli antichi ma criticata da Erodoto per l'eccessiva schematicità. L'opera era divisa in due libri corrispondenti alle due grandi parti in cui era diviso il mondo conosciuto, vale a dire Europa e Asia. Si evince dall'immagine che Ecateo credeva che la terra fosse circondata dall'oceano, mentre per quanto riguarda la cartina fisica si notano mari e fiumi, elementi imprescindibili, tra cui il Nilo ma anche il nostro Po.
La portata dell'opera andava ben oltre al possibile uso pratico, infatti vi si trovavano le descrizioni delle popolazioni, della natura e dei territori, della flora e della fauna, di usi e costumi.
Alcuni frammenti indagano invece l'origine di un popolo o di una città attraverso l'etimologia del loro nome, facendolo risalire ad un eroe o comunque ad un personaggio di rilievo.
L'Egitto è definito "dono del Nilo", definizione ripresa anche da Erodoto, avvalendosi di una teoria per cui l'acqua sarebbe l'origine di ogni cosa.