Antifonte di Ramnunte
Nato intorno al 480 a.C., fu un personaggio di rilievo nell'Atene di V secolo, uomo politico, sofista ed oratore esperto in materia giuridica. Di lui si conosce grazie alla testimonianza di Tucidide, che fu probabilmente suo allievo.
L'oratoria fu, insieme alla grande stagione teatrale, alla filosofia e alla storiografia, una delle protagoniste assolute della vita democratica ateniese durante la cosiddetta "età classica", si pensi a figure come Lisia e, poco più avanti, Isocrate, Demostene ed Eschine.
Antifonte, legato al partito oligarchico, che voleva dunque accentrare il potere nelle mani di poche persone, fu tra gli ispiratori del governo dei Quattrocento, che riuscì ad ottenere il governo di Atene per alcuni mesi. Con la successiva restaurazione democratica venne accusato di tradimento e condannato a morte. Proprio in quest'occasione Antifonte si difese con un'orazione che Tucidide definì "la più mirabile mai pronunciata", che tuttavia non gli evitò la pena capitale.
Di Antifonte ci rimangono, oltre a numerosi frammenti, tre orazioni giudiziarie che riguardano cause di omicidio e le Tetralogie, di evidente carattere sofistico, sempre incentrate su delle situazioni processuali. Di lui parlarono anche Platone, definendolo maestro di retorica, e lo storico Senofonte, che lo presentò come avversario di Socrate.