August von Platen

August von Platen fu un poeta e drammaturgo tedesco, nato ad Ansbach il 24 ottobre 1796, molto legato all'Italia.

Intraprese la carriera militare per tradizione familiare, ma scoprì presto una vocazione letteraria a cui si dedicò con passione. Fu Goethe uno dei primi a intuirne il talento.

Nel 1824 si recò a Venezia e nel 1826 lasciò definitivamente la Germania per l'Italia meridionale.

Nei suoi versi si avvertono quell'inquietudine e quel desiderio d'amore totale tipici del Romanticismo, movimento di cui, però, von Platen, affermava di non seguire gli ideali per la sua formazione classicista.

Questa contraddizione è ben espressa nel suo componimento "Tu sei la stella", dedica amorosa per uno dei suoi amanti. Il poeta, omosessuale, riversava nelle sue relazioni, spesso mai vissute, tutte quei sentimenti e quei turbamenti che però all'epoca, in Germania, erano assolutamente proibiti se rivolti a una persona dello stesso sesso. Egli sognava comunque una storia vera, avvertiva un bisogno immenso di amare spiritualmente e non volle mai rinunciare ai suoi desideri.

Tu sei la stella che nuota nell’azzurro,
sicura di sé, per l’immensità,
tu sei il loto che nuota nell’oceano, dove
lo bagnano le onde,
tu sei la lacrima che nuota nell’occhio,
sola, sotto ciglia contratte dal dolore;
tu sei la piuma di un usignolo
che nuota nell’aria tiepida;
tu sei il petalo di rosa che nel calice,
offerto da belle donne, nuota.

A Napoli, nella primavera del 1834, conobbe, grazie ad Antonio Ranieri, il poeta Giacomo Leopardi, con il quale fu legato da una sincera amicizia. Si dice, infatti, che non passava giorno in cui von Platen non facesse visita per un'ora all'amico malato, diventando un ospite prediletto in casa Ranieri.

"Leopardi è piccolo e gobbo, il viso ha pallido e sofferente, ed egli peggiora le sue cattive condizioni col suo modo di vivere, poiché fa del giorno notte e viceversa. Senza potersi muovere e senza potersi applicare, per lo stato dei suoi nervi, egli conduce una delle più miserevoli vite che si possano immaginare. Tuttavia, conoscendolo più da vicino, la finezza della sua educazione classica e la cordialità del suo fare dispongon l'animo in suo favore. Io lo visitai spesso"...

Come il suo amico Leopardi, von Platen morì a soli 39 anni, il 5 dicembre 1835, mentre si trovava in una locanda a Siracusa.

Lo stesso anno nasceva il poeta Giosuè Carducci che lo avrebbe ripreso e amato.